Lascio andare il mio respiro e la mia volontà e mi sciolgo in un respiro altro e in un volere non mio. Tutto scorre in un’immutabile accettazione.

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Il respirare nel corpo mi è parso improvvisamente come una piccola bolla limitata che si creava per scomparire. Ma ho avuto la netta sensazione che si appoggiasse ad un respiro altro. Quasi un bianco tessuto sempre presente. Forse un eterno kumbaka.

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L’Asana è come una rosa. E’ una rosa è rosa anche quando è bocciolo, lo è anche da prima, lo è da sempre. Pian piano si apre, ma non sai mai fino a quanto e quando si espanderà questa rosa. E quello che sembra il suo massimo splendore è anche l’inizio del suo seccarsi… perde petali ma il profumo rimane, è sempre una rosa, la sua essenza rimane. Petalo dopo petalo l’asana si scioglie.

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Oggi i miei reni sono due girasoli che si aprono

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Non c’è uno Yoga avanzato o uno Yoga per principianti; avanzato e principiante esistono nelle tecniche, e lo Yoga è qualcosa di più profondo. Sta nella presenza.

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Immergendomi nella fluidità interna che tutto integra, per alcuni istanti vivo l’esperienza della trasparenza.

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Di quanti respiri è fatto un respiro.
Quanti pensieri e immagini si dissolvono nel suo spazio

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Il corpo è come l’argine di un fiume: conduce il movimento, dolcemente, senza bloccarlo.

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La costanza è una grande prova d’amore. Non vado verso, ma parto da… e attraverso

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Il respiro è un cristallo prezioso, nell’ascolto spolvero i pensieri e le immagini che lo coprono… Quanta purezza ed essenzialità ha in sè… piena esperienza dell’attimo presente… è commovente

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Tutto ciò che nega l’abbraccio e la presa del presente, è irreale, friabile, intangibile… ma quanto facilmente lo si abbraccia

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Il Silenzio può raggiungere una pienezza di colori sbalorditiva… Il Silenzio è fatto di sussurri e di esplosioni. E’ un filo che mi tira verso la fessura del mio cuore profondo.

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L’asana mi porta a sentire ogni volta una nuova piccola parte, inaspettata, che poi si integra nell’unità. Non è un processo verso l’esterno, ma verso l’interno, nell’intimo del mio essere, che poi non ha dimensioni. La mia casa, oltre la scorsa

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Le mani si sciolgono in brividi caldi, poi le spalle e il cuore. C’è qualcosa che si sgretola dentro… La polvere diventa luce che si sparge di fronte agli occhi chiusi.

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Il respiro non deve neanche essere insegnato. Il respiro è già in noi… esiste e ci sostiene… dobbiamo darci la grande opportunità di sentirlo, di accettarlo, di accoglierlo. Come il cibo va annusato,assaggiato, gustato… così è il respiro… allora ci daremo la grande possibilità di essere Yoga e di non fare Yoga.

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Nel respiro tace il mio corpo e scivolano le emozioni e i pensieri. Il mio essere è come una piscina nella quale tuffarmi… La densità nella quale mi muovo è forse la densa pienezza di Dio… Riposo nel silenzio che filtra ogni cosa.